Il contesto
Haiti è attualmente il Paese più povero dell’America Latina, con il 78% della popolazione che vive sotto il limite di povertà assoluta.
ANPIL opera in Haiti dal 1993 e, attraverso il sostegno a distanza, collabora con sei scuole del Paese permettendo a più di 200 bambini di ricevere un’istruzione di base, fornendo loro il materiale necessario e garantendo il pasto principale della giornata.
Sull’Isola della Tortuga la scuola di Nôtre-Dame de Palmiste, coinvolta nel nostro attuale progetto, è frequentata da 546 bambini, di cui 53 sono sostenuti da ANPIL, che ha già contribuito all’allestimento della biblioteca e della sala medica.
Dopo essere entrati in contatto, durante la nostra recente esperienza estiva con la realtà di Nôtre-Dame de Palmiste, in Haiti, abbiamo deciso di dare il nostro contributo per gli interventi che la scuola necessita nelle sue strutture.
Siamo rimasti colpiti dalle condizioni inaccettabili in cui si trova attualmente la cucina: una stanza buia con al centro dei grandi sassi su cui è in bilico l’unico pentolone. I carboni ardenti poggiano direttamente sul pavimento.
L’ambiente non è sicuro né per le cuoche né per i bambini. Il rischio di infortunio è elevatissimo: basta un minimo spostamento di una delle pietre per causare il rovesciamento dei pentoloni e provocare gravi ustioni; manca inoltre un sistema di areazione per evitare che i fumi del carbone impregnino il locale.
La qualità del cibo che viene offerto ai bambini risente, come è naturale che sia, delle condizioni igieniche del luogo dove questo è stato cucinato.
Noi di ANPIL non restiamo indifferenti: è fondamentale che i bambini che sosteniamo possano godere di un pasto preparato in una cucina dignitosa.
Abbiamo deciso di intervenire con la ristrutturazione completa del locale.
Il progetto
Perché la scelta di ristrutturare la cucina? Il pranzo, di cui gli alunni della scuola beneficiano, è parte fondamentale del progetto di sostegno a distanza, perché spesso è l’unico pasto che i bambini possono permettersi. Per questo motivo ci stiamo impegnando affinché l’ambiente dove il cibo viene preparato sia a norma.
Ciò che sconvolge è il confronto che implicitamente si può fare con il nostro standard di cucina. Sull’Isola della Tortuga, la povertà è così diffusa che la nostra idea di cucina non esiste: pietre instabili sono la normalità, a cui tutti sono abituati.
Il nostro obiettivo è, oltre alla ristrutturazione concreta del locale, dare un esempio prima di tutto ai bambini stessi, e mostrare loro un’alternativa migliore, così che abbiano un modello da seguire quando dovranno essere loro a gestire una casa e una famiglia.